Anatema

Autore: Rosaria Lo Russo
Editore: Effigie (Pavia, 2021)
pp.136

La scheda dell’editore

Anatema è un’offerta votiva e una maledizione, un’invettiva e un atto d’amore, un mormorio verticale mai fermo, nel sillabato che rallenta il ritmo e lo rimodula mediante parvenze acusmatiche, lampi vocali, flussi prosastici o vere e proprie glosse che entrano prepotentemente nel testo e ne disarticolano l’architettura che si dissipa nello sciame degli accadimenti, nello specchio rotto della propria immagine. In questa prospettiva instabile, Anatema assume posture multiple e metamorfiche e si fa poemetto a trazione innografica, invettiva, allocuzione, catabasi lirica e anabasi ironica, sanguinamento privato e spaesamento pubblico in un arco di tempo che ci vede ripercorrere gli ultimi decenni del Novecento all’interno di un forte chiasmo tra autobiografia e storia. Chi si fa testimone, viene a sua volta processato, o si autoprocessa, perché a margine degli eventi: cosa fragile, di sbieco, contraffatta, contraddetta, presente e assente al contrappello del tempo (Vito Bonito)

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